A Francesco Lomonaco

Alessandro Manzoni (1802)

 

Per la “Vita di Dante”

 
Come il divo Alighier l'ingrata Flora
Errar fea, per civil rabbia sanguigna,
Pel suol, cui liberal natura infiora,
Ove spesso il buon nasce e rado alligna,

Esule egregio, narri: e Tu pur ora
Duro esempio ne dài, Tu, cui maligna
Sorte sospinse, e tiene incerto ancora
In questa di gentili alme madrigna.

Tal premj, Italia, i tuoi migliori, e poi
Che pro se piangi, e il cener freddo adori,
E al nome voto onor divini fai?

Sì da' barbari oppressa opprimi i tuoi,
E ognor tuoi danni e tue colpe deplori,
Pentita sempre, e non cangiata mai.